Trieste 16 febbraio 2001

Leggo con piacere, come Muggesano di adozione, che la " quotazione in borsa " di Muggia sale alle stelle.

L’attenzione che i consiglieri regionali hanno per la nostra cittadina, finalmente, è di conforto per i nostri cuori.

Chi non può non essere in sintonia con quanto espresso dal consigliere Zvech quando afferma " che le divergenze tra i popoli possono essere superate proprio qui in maniera ancor più decisa " .

E ancor prima quando dice che " Muggia non deve essere un isola felice ma una presenza viva e vivace perfettamente integrata e partecipe di una realtà più ampia" chi lo può smentire? Difatti da quattro anni, con l’amministrazione Dipiazza, Muggia è proiettata verso un futuro integrato con il territorio che la circonda, mantenendo contatto sia con i paesi confinanti – Austria, Slovenia, Croazia – un esempio di convivenza tra popoli di diversa cultura e ideologia - sia con il territorio Nazionale ed internazionale, che hanno lanciato Muggia all’attenzione del paese e, con i nostri atleti, anche del Mondo.

E chi può ancora smentire quanto dice il consigliere regionale Cristiano Degano, che da uomo corretto e intelligente non mette in dubbio i meriti di questa amministrazione, che i lavori di Porto S.Rocco partono da lontano ?

C’ero anch’io alla posa della prima pietra di Porto S.Rocco. Ma è anche giusto ricordare chi sono i fautori dello sblocco dei lavori che non partivano mai : il presidente della giunta Regionale Roberto Antonione e l’ex sindaco ing. Milo. E’ storia conosciuta che ad un certo momento (quanto Antonione era Assessore e vicepresidente della giunta Guerra) l’allora sindaco di Muggia ing. Milo ha chiesto aiuto ad Antonione per sbloccare la " burocrazia " : e nel giro di poche settimane è stato fatto quello che in dieci anni nessuno era riuscito o non aveva voluto fare (forse perché la concorrenza di Porto S.Rocco avrebbe dato fastidio a qualcuno sull’altro lato del golfo ? ).

Nessuno ha mai negato che molti dei lavori portati a compimento dal sindaco erano già avviati da anni, e che il merito va indubbiamente a chi li porta a compimento : del resto non succede anche la stessa cosa per " l’equo indennizzo agli esuli " che sembra, dopo quarant’anni che qualcuno ci ha sputato sangue, sia un parto del senatore Camerini e della sinistra?

Mario Vascotto

Consigliere comunale Forza Italia